Auguri
Siamo sempre bravissimi a creare barriere, a trovare mille modi per porre una discontinuità fra noi ed il resto del mondo. Siamo bianchi, siamo neri, siamo uomini siamo donne, siamo mariti e siamo mogli, siamo del Napoli o della Juventus, siamo questo e siamo quello.
Tanto che amiamo le barriere, che siamo diventati bravissimi a costruire mura, palizzate, steccati, fili spinati, castelli, valli, ed ogni altra possibile edificazione difensiva.
Lo facciamo con le armi, e lo facciamo con la legge, usandola a volte piuttosto che per fare giustizia, per fare vendetta o semplicemente per barricarci dietro diritti veri o presunti.
Lo facciamo pure col tempo, quello che scorre, quello che i nostri orologi segnano inesorabilmente ogni istante.
Lo abbiamo diviso in ogni modo per usarlo, manipolarlo... salvo poi prenderne le distanze in un secondo momento, perfino nella memoria: quell'anno è stato orribile, quell'altro triste...
Sempre, barriere, suddivisioni, categorie...
Solo che categorie, barriere, divisioni... sono in effetti il risultato della nostra incapacità di affrontare l'incognito e le sue paure.
Dalla preistoria ad oggi non siamo cambiati: temiamo sempre un universo che percepiamo più grande di noi, e tentiamo di difendercene.
Oggi lo facciamo in modi più tecnologici, forse... ma non per questo meno inefficaci.
La verità invece è che l'universo, la vita, l'esistenza, sono un grande flusso armonico, che non possiamo pretendere di dominare.
Ne facciamo parte, non siamo estranei ad esso.
Dovremmo recuperare la capacità di abbandonarcisi, di nuotarci, senza opporci ma giocandoci, rotolandoci dentro come delfini... catturandone le armonie, senza paura, anche nei momenti più difficili e dolorosi, perché prima o poi la spuma ci riporterà a galla...
Ecco, vorrei augurare a tutti voi, anzi a tutti noi, di imparare ad essere delfini...
Serenità, pace ed armonia per tutti, amici miei!!!
Enrico Franceschetti
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